Franco e Paolo Turra fondatori e proprietari di ThreeGuitars. 

Al centro Gianni Tensi

Chi siamo

GENESI:
Il progetto ThreeGuitars DIMA nasce nel gennaio 2005 da un’ idea di Gianni Tensi, chitarrista bergamasco, amico di tante serate musicali, nonchè appassionato di liuteria. Gianni, conoscendo la mia passione per la musica e le potenzialità della mia azienda, mi ha convinto a progettare una chitarra elettrica fuori dall'ordinario ed a costruirla con materiali estremamente moderni, come la fibra di carbonio e l'alluminio di tipo aeronautico.
Queste materie prime date le loro caratteristiche fisiche e meccaniche, superiori a quelle del legno, avrebbero dovuto conferire allo strumento delle doti e delle sonorità particolari.
Confesso che inizalmente ero un po'scettico, poi più che altro incuriosito da ciò che sarebbe potuto risultare, mi sono lasciato convincere dal mio insistente amico.

LE BASI:
Il prototipo DIMA doveva essere concettualmente semplice e di disegno minimale senza spazio a fronzoli o decori inutili, ma mirata piuttosto alla ergonomia e alla funzione nonche' alla massima resa sonora.
E' stato scelto uno schema a due pickups humbuckers con ponte fisso tipo tune”o”matic e corde passanti attraverso il corpo, controlli di volume, tono, selettore a 3 posizioni, commutatore per splittare i pickups in asse con il potenziometro del tono e manico bolt on senza trussrod.
La particolare conformazione del manico e del suo innesto con il body (solo 2 viti) consentono il perfetto bloccaggio e la totale stabilità.

REALIZZAZIONE:
Premessa: Sono un musicista per passione, ma un tecnico dalla nascita.
Insieme a mio fratello Franco siamo titolari di una azienda, la 3-Esse snc, che dal 1970 si occupa di realizzare per conto terzi componenti meccanici di altissima precisione, quali ad esempio protesi ortopediche in titanio, componenti high-tech in fibra di carbonio e alluminio per biciclette e motociclette, apparati laser per operazioni chirurgiche agli occhi.
In breve tempo, sfruttando la nostra pluriennale esperienza nelle lavorazioni meccaniche e nella progettazione, viene realizzato al cad il modello tridimensionale di DIMA.
Si passa poi alla realizzazione degli stampi per il manico e la lastra del fondo, particolari che verranno realizzati in fibra di carbonio in autoclave, una tecnologia utilizzata in campo aeronautico ed in Formula 1.
In seguito si procede alla lavorazione, con cad-cam tridimensionali e macchinari cnc, della piastra in alluminio da 14 chilogrammi, dalla quale si ricava il corpo che pesa meno di 3 chili…
Infine viene la realizzazione della paletta, la lavorazione del manico, l’inserimento dei tasti ed il montaggio finale.

LA PROVA: 
Dopo l'assemblaggio del prototipo DIMA ci siamo, o meglio, Gianni si è subito reso conto di avere tra le mani qualcosa di eccezionale.
Queste le sue prime impressioni:
“Estetica da urlo...”
“La chitarra è geometricamente perfetta.”
“La tastiera è precisa al centesimo di millimetro, ne deriva una intonazione perfetta.”
“Il manico è eccezionalmente scorrevole data la particolare finitura superficiale del carbonio”
"Sembra di toccare il velluto, le dita non sudano e non attaccano" parole testuali.
"Come suonerà?"
Con l'amplificatore impostato sul pulito, i toni in centro e pickup al manico è scaturito un suono chiaro, estremamente definito, con toni acuti cristallini, bassi potenti ma mai invadenti e una gamma media equilibrata e ben presente.
L'attacco è deciso e il sustain lunghissimo, il manico suona in qualunque posizione e su tutte le corde in modo uniforme.
La stessa situazione si ritrova commutando sul pick up al ponte, ovviamente con un timbro più aggressivo, ma mai stridulo o troppo tagliente, tutt'altro che metallico o scatolare come si potrebbe pensare.
"E sul distorto?" 
Esagerata...
il suono prodotto è potente, il volume è il doppio di quello di una chitarra passiva in legno di alta gamma, ma molto più definito.
Provare per credere…

EVOLUZIONE:
A volte il destino gioca a favore…
Durante un sound test presso un negoziante della zona, il suono del prototipo DIMA attira l’attenzione di Salvo Correri, noto chitarrista professionista.
Imbracciato lo strumento, Salvo si rende rapidamente conto delle grandi potenzialità della DIMA, tanto da offrirsi spontaneamente come endorser per la produzione e vendita in serie di un nuovo modello sviluppato dal prototipo.
Seguendo i suggerimenti di Salvo, viene progettata una chitarra ancora più snella e leggera della DIMA, con l’aggiunta di un ponte Wilkinson VS100 che permette un enorme aumento della versatilità.
Viste le ambizioni di realizzare una seppur piccola serie dello strumento, si decide anche il nuovo marchio che dovrà identificarlo sul mercato.
Naturalmente vengono mantenute le peculiari caratteristiche di base del progetto DIMA, e nell’inverno 2005-2006 a meno di un anno dalla prima idea, nasce la META-Salvo Correri Signature, opera prima della ThreeGuitars. 

Paolo Turra.
Assemblaggio
CNC
Intaglio

Fasi di produzione